Il mondo non è ancora un luogo così meraviglioso

La primavera oggi lascia spazio alla pioggia. Probabilmente era necessaria per la terra. Passeggio nel cuore del mio piccolo paese, qualche centinaia di metri, poche macchine, poche persone, molte certezze.

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A chi spetterà ricostruire?

Ho quasi 47 anni e mi rendo conto di essere un completo fallimento. Se così non fosse oggi starei accanto a questa bimba che ho allegato nella foto a riparare le spaccature. La cosa che mi fa ancor più male è che quelle spaccature le ho costruire io insieme a quella distanza che l’ha lasciata sola.

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Tra sé e sé

Seduto nella notte mentre provo a scomparire, ad alleviare ogni dolore, provo a sottrarmi all’esistenza che ormai, somiglia sempre più a un dolore.
Sarà che crescere ti fa dimenticare tutta la bellezza che hai vissuto, tutta la bellezza che sei stato o semplicemente, questa costante insicurezza che sembra quasi non voler finire più.
Eppure, ti sei costruito sui sorrisi, sui sogni impossibili, sulle voglie di rialzarti, di esistere per dire sempre: io sono e non sono qui per caso.
Te lo ricordi il mondo che speravi di cambiare?

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